IL Coro Polifonico “Città di Tolentino” vola in Grecia

IL Coro Polifonico “Città di Tolentino” vola in Grecia

IL Coro Polifonico “Città di Tolentino” vola in Grecia

Il Coro Polifonico “Città di Tolentino” è stato ufficialmente invitato a rappresentare l’Italia in occasione delle manifestazioni per il 70° anniversario dell’eccidio di Cefalonia.

Venerdì 11 ottobre,  il Coro Tolentinate, si esibirà presso il Teatro Kefalos, insieme al Coro di Argostoli e ad una formazione Tedesca, il tutto in occasione delle commemorazione dei caduti di Cefalonia.        (allegato1: invito)

Il giorno seguente, interverrà ad una cerimonia, presso il monumento ai caduti, alla presenza delle massime autorità politiche, militari, religiose e civili delle nazioni coinvolte.

Infine, domenica 13, il Coro avrà l’onore di accompagnare la messa solenne, con rito cattolico che verrà celebrata dal Vescovo.

La partecipazione del Coro, diretto dal Maestro Aldo Cicconofri, ha inoltre ricevuto il Patrocinio della divisione Acqui, Medaglia d’Oro al Valor Militare (allegato2: patrocinio) a testimonianza della rilevanza dell’evento in programma nell’isola greca.

Nei giorni interessati dalle rievocazioni numerosi saranno le manifestazioni che si svolgeranno a Cefalonia alla presenza di molti ex militanti della divisione Acqui e dei parenti dei militari vittime dell’eccidio (allegato 3: viaggio).

In occasione di questa ricorrenza  sarà effettuata una significativa marcia della pace da parte dell’Associazione  “Marciatori per la Pace”,  di Vaiano Cremasco, che partirà  da Cremona e raggiungerà Cefalonia (allegato4: locandina).

L’eccidio di Cefalonia fu compiuto da reparti dell’esercito tedesco a danno dei soldati italiani presenti su quelle isole alla data dell’8 settembre 1943, giorno in cui fu annunciato l’armistizio di Cassibile che sanciva la cessazione delle ostilità tra l’Italia e gli anglo-americani. In massima parte i soldati presenti facevano parte della divisione Acqui, ma erano presenti anche finanzieri, Carabinieri ed elementi della Regia Marina. Analoghi avvenimenti si verificarono a Corfù che ospitava un presidio della stessa divisione Acqui.

La guarnigione italiana di stanza nell’isola greca si oppose al tentativo tedesco di disarmo, combattendo sul campo per vari giorni con pesanti perdite, fino alla resa incondizionata, alla quale fecero seguito massacri e rappresaglie nonostante la cessazione di ogni resistenza. I superstiti furono quasi tutti deportati verso il continente su navi che finirono su mine subacquee o furono silurate, con gravissime perdite umane.

Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri diramato il 13 dicembre 1945 da Ferruccio Parri che, sebbene dichiari di poter solo fornire le prime notizie ufficiali, attesta le perdite italiane in 4.750 soldati e 155 ufficiali durante i combattimenti, più altri 260 caduti nei giorni seguenti. A questi numeri vanno aggiunti anche 3.000 naufraghi periti nel viaggio verso la terraferma, per un totale di 9.000 soldati e 415 ufficiali.