XXVIII Festival di Musica Corale Città di Tolentino

Un evento musicale che celebra la bellezza della musica corale. Il nostro festival, ormai giunto alla sua ventottesima edizione, patrocinato dal Comune di Tolentino, Assessorato alla Cultura, si è affermato come una delle più importanti celebrazioni della musica corale nella nostra regione. Anche quest’anno, il festival si distingue per la varietà dei luoghi che ospiteranno i concerti, i programmi eclettici e le diverse formazioni che parteciperanno. Le location sono state selezionate con cura, per la loro bellezza e le loro qualità acustiche, creando un’atmosfera suggestiva che valorizzerà le esibizioni musicali. I programmi dei concerti saranno resi molto coinvolgenti da arrangiamenti innovativi per solisti, coro, ensemble strumentale.

Il primo dei concerti, “EVVIVA NAPOLI – UNA SERENATA MUSICALE” si terrà venerdi 23 giugno alle 21.15 presso le Terme di Santa Lucia e commemorerà il centenario della nascita di Enrico Caruso, uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, attraverso l’esecuzione di canzoni napoletane. Tra gli artisti che parteciperanno, oltre al Coro Polifonico “Città di Tolentino” diretto da Aldo Cicconofri, vi saranno il tenore Beniamino Son ed Emanuele Cedrone, un artista di origini tolentinati che si esibirà con la Melodiosa, uno strumento raro e affascinante. Presenterà la serata, Giusi Minnozzi.

Domenica 25 giugno, sempre presso le Terme di Santa Lucia alle 21.15, avremo il piacere di ascoltare “Coristi a Priori Priori” e “l’Omphalos Chorus” di Perugia, che presenteranno una versione originale, voci soliste, coro e band, dei più grandi successi dei Queen. “WE WILL ROCK YOU”.

Per completare questa straordinaria esperienza musicale, avremo l’opportunità di assistere ad un concerto del gruppo “Ghostlight Chorus” di New York, in occasione della loro tournée italiana.
Nella prestigiosa sala del POLITEAMA di Tolentino, il 1° luglio, sempre alle 21.15, presenteranno “PARADISE” american songs and gospel. Ci affascineranno con una selezione di canzoni popolari americane e brani in stile gospel.

XXVIII Festival di Musica Corale, per condividere momenti indimenticabili di musica ed emozioni.

Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti in prevendita sarà possibile rivolgersi alla biglietteria del POLITEAMA di Tolentino dal lunedì al venerdì dalle 17-20 o telefonare allo 0733/968043.
Biglietto unico 10€, biglietto per i tre eventi 20€.

Requiem di Fauré in Re min op.48

Venerdi 14 aprile, presso la Basilica di San Nicola, con inizio alle 21.15 si terrà un grande concerto, in occasione delle celebrazioni per la Pasqua, durante il quale verrà eseguito il ”Requiem” in Re min op.48 nella versione del 1888/93, di Gabriel Faurè.

Il Coro Polifonico “Città di Tolentino”, diretto da Aldo Cicconofri, si esibirà accompagnato da un ensemble strumentale di 12 elementi e con le voci soliste di Maura Gennaro come Soprano e di Matteo Pietrapiana, baritono.

Il concerto è ad ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria, grazie alla generosità degli amici sponsor che hanno reso possibile offrire al pubblico questo evento.

Il Coro ha accettato l’invito del Rotary Tolentino per una raccolta fondi in favore del progetto “Assistenza domiciliare degli anziani”, l’obiettivo è quello di permettere un’assistenza continuativa agli anziani, che ne hanno bisogno, direttamente presso la loro abitazione. Il concerto è Patrocinato dal Comune di Tolentino, Assessorato alla Cultura.

Descrizione dell’opera

Il Requiem fu composto tra il 1886 e il 1887 ed eseguito per la prima volta alla Madeleine, nel 1888.
Rimane l’unica opera di vaste dimensioni e con l’intervento dell’orchestra scritta dal compositore
francese per la chiesa. Fauré fece diverse orchestrazioni di quest’opera e ad ogni nuova versione
l’organico diventava sempre più grande. La versione che viene presentata in questa occasione è quella
del 1888, caratterizzata dall’orchestra composta da archi scuri ( viole, violoncelli, contrabbassi) uniti
all’arpa e all’organo, con interventi solistici di un violino. Il Requiem fu nuovamente eseguito alla
Madeleine nel 1924, per i funerali dell’autore.

Il Requiem di Fauré si distacca notevolmente dalle altre composizioni romantiche del genere: colpisce in
primo luogo il rifiuto a musicare il Dies irae, del quale invece sia Mozart che Berlioz e Verdi avevano fatto
il centro di un vero e proprio dramma religioso. Nel Requiem di Fauré è assente ogni violenza e ogni
contrasto; in esso prevale un sentimento di rassegnazione e di abbandono, a volte si potrebbe addirittura dire un desiderio di assenza e di silenzio: ha scritto un critico inglese, «Fauré ha centrato il
suo Requiem sull’idea dell’eterno riposo. Il suo lavoro comincia e finisce con la parola requiem, che è
d’altronde messa nel massimo rilievo ogni volta che ricorre nel testo. Sembra che Fauré abbia scelto i
brani della liturgia da musicare con il proposito di sottolineare quest’idea, visto che non solo cinque dei sette brani che compongono l’opera contengono la parola requiem, ma che in uno di essi (il Pie Jesu che sta al posto del Benedictus) aggiunge a quella la parola sempiternam ».

Nel Requiem di Fauré l’integrazione tra le voci corali, e quelle strumentali è perfetta. La loro fusione, che
esclude ogni contrapposizione, crea una particolare atmosfera sonora, della quale è componente
importante l’organo, usato in modo da sottolineare il timbro opaco e come velato.

Le due voci soliste compaiono nella seconda parte dell’Offertorio (Hostias et preces tibi) e nel Lìbera
me il baritono, nel Pie Jesu il soprano. Sono trattate in modo essenzialmente lirico, con piana e semplice
effusione melodica. Il Requiem è impregnato di un lirismo sommesso e intimo che rifugge da ogni esteriorità o urto violento di contrasti, ed è invece animato da una profonda melanconia.

La raffinatezza delle tinte, la sobrietà del canto, l’eleganza dell’esposizione, la discrezione del porgere
non nascondono nel Requiem dì Fauré la solitudine amara di chi ha preso coscienza della sconsolata
impotenza dell’uomo e ne esprime una dolente, equilibrata accettazione.

La distanza rispetto agli altri modelli di Requiem è ben evidenziata dalle parole dell’autore stesso: «Il mio
Requiem si dice che non esprima affatto lo sforzo della morte, al punto che qualcuno lo definisce una
“ninna-nanna” della morte, ma è cosi che io sento la morte, come un delirio felice, una aspirazione alla
felicità dell’aldilà piuttosto che come un passaggio doloroso. Bisogna accettare la natura dell’artista.
Forse, può essere che io qui abbia cercato, d’istinto, di uscire dalla convenzione. Certo, io ho voluto fare
un’altra cosa».

«Né devoto né scettico» si definiva lo stesso Fauré: in questo suo atteggiamento, così lontano dalle
passioni e dalle ribellioni prepotenti, e perciò ricche di fede e di forza, dei musicisti romantici, sta la
chiave della modernità o meglio dell’attualità della sua musica.

Concerto “Bagliori di Pace”

L’Associazione LeMuse  nell’ambito di Marche Festival promuove il  Concerto per la Pace “Bagliori di Luce”. L’evento è ospitato all’interno della Basilica Pontificia della Santa Casa di Loreto.

Il concerto si terrà all’interno della Basilica martedì 22 novembre, ore 21 – Ingresso libero.

Protagonisti saranno il “Coro Polifonico Città di Tolentino” diretto dal M° Aldo Cicconofri e l’Italian Saxophone Quartet composto da Federico Mondelci sax soprano, Julian Brodski sax alto, Silvio Rossomando sax tenore, Michele Paolino sax baritono.

Un  itinerario musicale che da una Lauda francescana arriva fino a Morricone e ai nostri giorni. Il forte messaggio di pace contenuto in alcune opere musicali è attuale, in particolare nel brano “Amao Omi” del compositore georgiano Gya Kancheli che il musicista Federico Mondelci ha eseguito in occasione di un prestigioso concerto al Duomo di Milano. Proprio dalla suggestione di questa opera nasce il titolo del concerto “Bagliori di Pace”, il cui testo contiene una implorazione contro il dolore e la sofferenza causati delle guerre, generando un messaggio di speranza. In programma anche lo Stabat Mater  di Daniele Gasparini, compositore senigalliese pluripremiato in concorsi nazionali e internazionali, scritto per l’occasione e presentato in prima assoluta.

CORO POLIFONICO “CITTA’ DI TOLENTINO”
Direttore M° ALDO CICCONOFRI

ITALIAN SAXOPHONE QUARTET
Federico Mondelci, Julian Brodski
Silvio Rossomando, Michele Paolino

PROGRAMMA

Lauda francescana  Madonna de claritate
Edvard Grieg Ave Maris Stella
Javier Busto Ave Maria
Johann Sebastian Bach Aria
Samuel Barber  Adagio  Op11
Ennio Morricone The Mission
Daniele Gasparini Stabat Mater (Prima esecuzione assoluta)
Gya Kancheli Amao Omi

Il Coro Polifonico “Città di Tolentino”, nato nel 1980, ha svolto un’intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero (Germania, Francia, Grecia, Polonia, Spagna, Olanda, Austria, Repubblica Ceca, Belgio, Lettonia, Russia e Portogallo).
Ha organizzato 26 edizioni del Festival di Cori Polifonici “Città di Tolentino” nell’ambito del quale si svolgono convegni e un cartellone di concerti. Ha partecipato a diversi concorsi corali risultando I classificato al Concorso     Internazionale  di Novy Bor (Boemia) e II classificato al Concorso di elaborazione ed  esecuzione di Canto popolare di Verona.Ha pubblicato diversi CD ( Misa Criolla e Navidad nuestra di A. Ramirez – Vigiliae, opera   originale dedicata a S. Nicola da Tolentino – Cantautori italiani in Coro , arrangiamenti   per Soli, Coro e Strumenti di M. Zuccante – Gospel Mass di Robert Ray ) ed eseguito in     prima nazionale opere di compositori Italiani e stranieri.
Il coro propone nei concerti brani di autori, epoche e stile diverso, dalla musica antica    fino alla   contemporanea, e i programmi comprendono spesso anche titoli del repertorio jazz ed elaborazioni di musica popolare ( Sacred Concert” di Duke Ellington, Festino nella   sera del Giovedì grasso di A. Banchieri, Ever green americane, Requiem di W.A. Mozart,    Requiem di G. Fauré, Canzoni napoletane, Stabat Mater di G. Rossini, brani a cappella    di compositori contemporanei, Carmina Burana di C. Orff).
 
Aldo Cicconofri si è diplomato in Canto (ramo didattico) ed in Musica corale e Direzione di Coro  presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze. Ha insegnato Direzione di Coro nei Conservatori di Foggia, Perugia e Pesaro.

Svolge da molti anni l’attività di Direttore di coro collaborando con diverse formazioni (Coro dell’Università di Macerata, Coro Polifonico Città di Tolentino, Ensemble Comedia Harmonica).
E’ stato fondatore e presidente dell’ A.R.CO.M. (Associazione Regionale Cori Marchigiani), vicepresidente e componente della Commissione artistica della Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali. E’ Presidente dell’Associazione Chorus Inside Marche aderente alla Federcori Nazionale.
Ha raccolto molti canti popolari della Regione Marche classificandoli per generi ( canti e giochi infantili, canti di lavoro, canti di questua, stornelli, dispetti, canti religiosi ) e ha curato l’elaborazione e l’esecuzione corale di alcuni di essi.
Tiene Corsi di direzione di coro e didattica musicale in Italia e all’estero e ha tenuto Masterclass di Direzione di Coro presso importanti università straniere (Vienna, Granada e Astana).

L’Italian Saxophone Quartet, fondato da Federico Mondelci, è formato da solisti che hanno messo la loro esperienza al servizio della musica da camera. Finalizzato in particolare alla valorizzazione del repertorio del Novecento e contemporaneo il quartetto ha ormai ottenuto consensi in concerti tenuti per prestigiose organizzazioni in Europa, Giappone, Stati Uniti, Bermuda, Spagna, Russia, Libano. 

Si è inoltre distinto vincendo concorsi internazionali di Musica da Camera quali il “Premio Ancona” presieduto da Goffredo Petrassi.

Il gruppo si esibisce come solista a fianco di orchestre sinfoniche e collabora attivamente con i compositori del nostro tempo. Ha inciso per importanti etichette le pagine più significative del repertorio: segnaliamo tra tutti i CD Delos con composizioni di Iturralde, Piazzolla, Nyman e il recente CD “The Italian Way” con autori classici e musica da film per l’etichetta giapponese “Da Vinci”.
La rivesta Amadeus ha così recensito un loro recente concerto: “Successo caloroso per questi artisti, la cui carrellata di proposte ha esibito una morbidezza d’impasto, un velluto raffinato, un’eleganza di fraseggio che ne fanno una compagine di qualità internazionale, come conferma la loro stessa carriera. … in ciascuno dei pezzi si è potuta cogliere l’attenta, calzante concertazione che amalgama le diverse voci dell’ensemble. Alla fine standing ovation e caloroso successo”
AMADEUS – Francesco Arturo Saponaro

Pater Noster e Requiem for the Living di Dan Forrest

Con grande emozione, il Coro Polifonico “Città di Tolentino” chiude il XXVII Festival di Musica Corale con “Requiem for the living” e “Pater Noster” di Dan Forrest. Il compositore, che era presente alla prima mondiale del “suo” Pater Noster, eseguita a Solomeo (PG) il 3 luglio 2022, ha usato queste parole, per definire un atto creativo: “Il cerchio si è chiuso con il pubblico”. Intendeva, infatti, che un’opera d’arte musicale prende forma con diverse fasi: l’immaginazione dell’artista, le note sullo spartito, l’esecuzione ed infine il pubblico, cioè VOI.

Concerto sotto le Stelle, Festival Villa Solomei.

Vi aspettiamo per la chiusura del cerchio il 7 luglio all’Abbazia di Fiastra, ore 21,15. In seconda esecuzione mondiale, Pater Noster e Requiem for the Living.

Siamo inoltre onorati, e profondamente grati della presenza di Fabio Venturi, premio David di Donatello come sound engineer per Ennio, il film di Tornatore. Sarà infatti il sound engineer del concerto “Requiem for the Living”.

Fabio Venturi, vincitore del premio David di Donatello 2022

Biglietto unico al costo di 10€ sul circuito: www.liveticket.it/coropolifonicotolentino.
Sarà possibile prenotarli anche grazie a Macerata Servizi tel: 3791360920, lun-ven h14-16 o ritirarli presso la Pro Loco Tolentino, P.za Libertà, mart- sab h18-19

TE VOGLIO BENE ASSEJE

Musica napoletana ad Osimo

Domenica 12 luglio 2015 alle ore 21.30 nel cortile di Palazzo Campana di Osimo si terrà il concerto inaugurale della XXV edizione della rassegna “INCONTRI MUSICALI D’ESTATE” con:

“TE VOGLIO BENE ASSEJE”
Canzoni, aneddoti e poesie napoletane

Il concerto è promosso dall’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente con il patrocinio del Comune di Osimo e propone un repertorio composto dalle più belle melodie napoletane elaborate dal compositore veronese Mauro Zuccante per Soli, Coro e Strumenti. Gli arrangiamenti sono molto attuali e rendono le canzoni fresche e moderne senza privarle del loro fascino melodico.
Ad esibirsi sarà l’ ITALIAN FESTIVAL CHORUS è una formazione corale che fa parte dell’Associazione Coro Polifonico “Città di Tolentino”. Sempre diretto da Aldo Cicconofri, il suo repertorio è composto soprattutto di arrangiamenti per Coro e gruppi strumentali di brani tratti dalla tradizione musicale napoletana o scelti tra i più emblematici dei cantautori italiani e dei successi mondiali della canzone pop.
Per l’occasione agli strumenti si esibiranno Marica Tittarelli, flauto; Giovanni Verducci, violino; Daniele Rossi, fisarmonica; Narek Gevorgyan, pianoforte; Vincenzo Pierluca, basso; Marco Lorenzetti,percussioni; Renato Pagliari, voce recitante. Direttore: Aldo Cicconofri.

Cortile di Palazzo Campana, Osimo
Ore 21.30
Domenica 12 luglio 2015

TE VOGLIO BENE ASSAJE
Canzoni, aneddoti e poesie napoletane

Italian Festival Chorus

M. Tittarelli, flauto
G. Verducci, violino
D. Rossi, fisarmonica
N. Gevorgyan, pianoforte
V. Pierluca, basso
M. Lorenzetti, percussioni
Voce recitante: Renato Pagliari

Direttore: Aldo Cicconofri

Musiche classiche napoletane (arr. Mauro Zuccante)

 

locandina Osimo

Rassegna Corale “In Memoriam di Fosco Corti”

Domenica 28 giugno alle ore 17.30 ad Arezzo presso S.Maria della Pieve avrà luogo la Rassegna Corale “In Memoriam di Fosco Corti” alla quale parteciperanno tre gruppi storici della coralità toscana, umbra e marchigiana: il Gruppo Polifonico Francesco Coradini di Arezzo diretto dal M° Vladimiro Vagnetti, i Cantori di Assisi diretti dal M° Gabriella Rossi e il Coro Polifonico Città di Tolentino diretto dal M° Aldo Cicconofri”. Arezzo

“Requiem” di Faurè per la Pasqua a Tolentino

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Venerdi 27 marzo, presso la Basilica di San Nicola, con inizio alle 21.15 si terrà un grande concerto, in occasione delle celebrazioni per la Pasqua, durante il quale verrà eseguito il ”Requiem” in Re min op.48 nella versione del 1888, di Gabriel Faurè.
Sotto la direzione di Aldo Cicconofri si esibiranno il Coro Polifonico “Città di Tolentino” insieme ai “Pueri Cantores” della Basilica di San Nicola con l’Orchestra “I Solisti Italiani”. Le due voci soliste saranno quelle di Ekaterine Mazmishvili soprano e del baritono Luigi Sinibaldi.
Il concerto è Patrocinato dal Comune di Tolentino Assessorato alla Cultura.

Descrizione dell’opera:
Gabriel Fauré ( 1845-1924)
Il Requiem fu composto tra il 1886 e il 1887 ed eseguito per la prima volta alla Madeleine, nel 1888. Rimane l’unica opera di vaste dimensioni e con l’intervento dell’orchestra scritta dal compositore francese per la chiesa. Fauré fece diverse orchestrazioni di quest’opera e ad ogni nuova versione l’organico diventava sempre più grande. La versione che viene presentata in questa occasione è quella del 1888, caratterizzata dall’orchestra composta da archi scuri ( viole, violoncelli, contrabbassi) uniti all’arpa e all’organo, con interventi solistici di un violino. Il Requiem fu nuovamente eseguito alla Madeleine nel 1924, per i funerali dell’autore.
Il Requiem di Fauré si distacca notevolmente dalle altre composizioni romantiche del genere: colpisce in primo luogo il rifiuto a musicare il Dies irae, del quale invece sia Mozart che Berlioz e Verdi avevano fatto il centro di un vero e proprio dramma religioso. Nel Requiem di Fauré è assente ogni violenza e ogni contrasto; in esso prevale un sentimento di rassegnazione e di abbandono, a volte si potrebbe addirittura dire un desiderio di assenza e di silenzio:ha scritto un critico inglese, «Fauré ha centrato il suo Requiem sull’idea dell’eterno riposo. Il suo lavoro comincia e finisce con la parola requiem, che è d’altronde messa nel massimo rilievo ogni volta che ricorre nel testo. Sembra che Fauré abbia scelto i brani della liturgia da musicare con il proposito di

sottolineare quest’idea, visto che non solo cinque dei sette brani che compongono l’opera contengono la parola requiem, ma che in uno di essi (il Pie Jesu che sta al posto del Benedictus) aggiunge a quella la parola sempiternam ».
Nel Requiem di Fauré l’integrazione tra le voci corali, e quelle strumentali è perfetta. La loro fusione, che esclude ogni contrapposizione, crea una particolare atmosfera sonora, della quale è componente importante l’organo, usato in modo da sottolineare il timbro opaco e come velato.
Le due voci soliste compaiono nella seconda parte dell’Offertorio (Hostias et preces tibi) e nel Lìbera me il baritono, nel Pie Jesu il soprano. Sono trattate in modo essenzialmente lirico, con piana e semplice effusione melodica.
Il Requiem è impregnato di un lirismo sommesso e intimo che rifugge da ogni esteriorità o urto violento di contrasti, ed è invece animato da una profonda melanconia.
La raffinatezza delle tinte, la sobrietà del canto, l’eleganza dell’esposizione, la discrezione del porgere non nascondono nel Requiem dì Fauré la solitudine amara di chi ha preso coscienza della sconsolata impotenza dell’uomo e ne esprime una dolente, equilibrata accettazione.
La distanza rispetto agli altri modelli di Requiem è ben evidenziata dalle parole dell’autore stesso: «Il mio Requiem si dice che non esprima affatto lo sforzo della morte, al punto che qualcuno lo definisce una “ninna-nanna” della morte, ma è cosi che io sento la morte, come un delirio felice, una aspirazione alla felicità dell’aldilà piuttosto che come un passaggio doloroso. Bisogna accettare la natura dell’artista. Forse, può essere che io qui abbia cercato, d’istinto, di uscire dalla convenzione. Certo, io ho voluto fare un’altra cosa».
«Né devoto né scettico» si definiva lo stesso Fauré: in questo suo atteggiamento, così lontano dalle passioni e dalle ribellioni prepotenti, e perciò ricche di fede e di forza, dei musicisti romantici, sta la chiave della modernità o meglio dell’attualità della sua musica.

Concerto di Natale 2014

Atmosfere argentine per Il Concerto di Natale del Coro Polifonico “Città di Tolentino”

Sabato 20 alle ore 21.15 presso la collegiata di San Francesco a Tolentino si terrà il concerto di Natale del Coro Polifonico “Città di Tolentino” diretto da Aldo Cicconofri.
Il concerto verrà aperto dal “Coro giovanile dell’Istituto Filelfo” diretto da Fabiano Pippa, che eseguirà alcuni brani della tradizione natalizia e non solo del repertorio internazionale.
Nel corso del tradizionale appuntamento, che si rinnova ogni Natale da oltre venti anni, il Coro tolentinate eseguirà la Missa Criolla e la Navidad Nuestra del compositore argentino Ariel Ramirez.
Le opere vennero eseguite, in prima assoluta in Italia, dal coro di Tolentino, quasi venti anni fa e così come allora le voci soliste saranno Simonetta Greci, Claudio Sagretti ed Andrea Scuriatti, con Angelo Pippa alle percussioni e, come amico ed ospite d’eccezione Maurizio Cavallaro che si alternerà al pianoforte, fisarmonica e percussioni e avrà l’opportunità di esibirsi insieme, per la prima volta, al suo giovane figlio Michele, alla chitarra.

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Ridere InCanto, Concerto per il Premio Colsalvativo

Sabato 25 ottobre presso l’Auditorium “San Giacomo” di Tolentino si svolgerà la serata finale del Premio Colsalvatico 2014, nella quale verranno premiati i vincitori del concorso letterario “L’UMORISMO, un modo di guardare la realtà”.
Nel corso della serata, che sarà presentata da Luca Romagnoli, si esibirà il Coro Polifonico “Città di Tolentino” diretto da Aldo Cicconofri che, per l’occasione, ha preparato un programma basato su brani di varie epoche, accomunati dal fatto di avere temi ironici o goliardici.

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